Sardegna. Sulle tracce dell’oro nero.

Hai mai sentito parlare dell’oro nero?

Di certo al sentire la parola oro uno immagina fin da subito l’oro giallo utilizzato da sempre come moneta di scambio o come simbolo per sancire un’unione o un’accordo.

L’oro che siamo soliti utilizzare per la realizzazione di gioielli che da sempre impreziosiscono e mettono in risalto l’eleganza femminile.

In epoca nuragica invece la pietra considerata preziosa era l’Ossidiana.

Cos’è l’oro nero.

L’ossidiana è un vetro di origine vulcanica formatosi dal raffreddamento della lava.

E’ chiamato oro nero per il suo colore particolarmente scuro e perché pietra essenziale per la realizzazione di utensili da caccia fondamentali per il sostentamento.

Il suo colore alterna tonalità di grigio, marrone e bianco in base ai riflessi solari.

Trekking Monte Arci

Dove si trova

La culla dell’oro nero è il Monte Arci, ex vulcano ormai non più attivo. Ci troviamo nell’entroterra del Golfo di Oristano lungo il versante centro-occidentale dell’isola.

I siti di maggiore estrazione sono accanto al paese di Pau, un piccolo borgo di 300 abitanti.

Pau, dal latino Pagus “villaggio” si presenta come un territorio molto fertile e ricco di corsi d’acqua in cui si coltivano cereali, legumi, frutteti e vigneti;  l’ideale per vivere.

Non a caso quest’area è stata da sempre abitata. Troviamo infatti tre nuraghi che confermano la presenza umana già in epoca nuragica e diversi reperti di epoca romana quali vasi e monete che testimoniano la permanenza dell’uomo in quell’area.

Perché l’oro nero fu importante nel passato

L’ossidiana rispetto alla più comune e utilizzata selce, di difficile reperibilità, si rivelò un minerale naturale sì più fragile ma perfetto per usi specializzati in quanto decisamente più tagliente.

Ciò rese l’oro nero importante merce di scambio nel mediterraneo utile alla realizzazione di punte di frecce e lame di coltelli.

La Sardegna e il monte Arci con i suoi ricchi giacimenti furono un polo strategico negli scambi commerciali del Mediterraneo insieme alle isole di Lipari, Pantelleria e Palmarola.

Il suo utilizzo nel tempo

L’oro nero ha viaggiato nel tempo passando dall’inferno alla pace, prima utilizzato per la costruzione di armi necessarie alla caccia e in seguito trasformato in gioielli che adornano i copricapi e gli abiti delle donne risaltandone la femminilità.

Tra i gioielli Su Coccu è il più diffuso. Secondo un’antica tradizione veniva realizzato per scacciare il malocchio e ancora oggi viene dato in dono come portafortuna.

Nella tradizione sarda questa pietra nera rappresenta il dono della protezione materna, non a caso spesso viene donato come monile da apporre nelle culle dei neonati in quanto capace di allontanare gli occhi invidiosi e vegliare così su di loro.

Perché sia efficace però dev’essere sempre donato.

Questo amuleto nero incastonato in una spilla di argento, in un bracciale o in una collana impreziosisce da sempre l’abito tradizionale.

L’ossidiana viene utilizzata ancora oggi per la realizzazione di gioielli di vario tipo quali bracciali, orecchini e ciondoli. A noi piacciono tantissimo quelli realizzati da RROrafi.

L’uso dell’ossidiana in cristalloterapia.

L’ossidiana nera è anche detta la pietra del guerriero, pare abbia il dono innato di donare nuovi spunti e spingere la persona al coraggio.

Muove le energie stagnanti e aiuta a superare shock, paure dando l’energia necessaria per superarle.

La paura di cambiare è un sentimento che almeno una volta nella vita tutti proviamo.

Cambiare è complicato e spesso genera sofferenza perché non sappiamo dove ci porterà il cambiamento, ma a volte cambiare è necessario.

L’ossidiana aiuta a superare questa paura, dà quella scossa che smuove le acque stagnanti e i pensieri negativi e offre la capacità di trovare un sentiero chiaro verso un nuovo star bene.

Gli vengono riconosciute anche proprietà terapeutiche tra cui stimolare la circolazione periferica di chi ha mani e piedi freddi, alleviare le infiammazioni causate da virus e batteri nel basso addome armonizzando le funzioni intestinali.

E’ una pietra dai mille usi e poteri e probabilmente lo sapevano bene i nostri avi che compresero fin dal principio la sua preziosità. Chi volesse approfondire può farlo al seguente link.

Sei curioso di scovare tu stesso l’ossidiana?

Trascorri una giornata sul Monte Arci e scopri tutti i segreti nascosti dell’oro nero di Sardegna.

 

 

 

Viaggio a Lisbona. Ciudad de la saudade.

Lisbona, capitale del Portogallo, è considerata la capitale più affascinante d’Europa ed è per questo che ti consigliamo di scoprirla durante il tuo prossimo viaggio.

Una città dalla luce particolare con varie tonalità di azzurro capace di rapire allo stesso modo scrittori, registi e turisti con il suo fascino melanconico.

Conosciuta anche come città de la saudade. Sapete perché?

Chi la visita sostiene di avvertire sospiri di ammaliamento sia quando si arriva che quando la si lascia.

I suoi abitanti, noti navigatori e marinai, al partire provavano un forte sentimento, un misto tra nostalgia e paura di non far ritorno alle loro case e non poter così beneficiare di ciò che si ha alla partenza e che si sa di perdere se non si fa rientro.

Come scrive in Viaggi e altri viaggi  A. Tabucchi:

“sei in un posto bellissimo, magari proprio in rua da Saudade, sopra la cattedrale di Lisbona, con lo spettacolare panorama del Tago di fronte a te. All’improvviso hai una stretta di nostalgia perché sai che questo spettacolo ti mancherà una volta che sarai a casa tua, lontano dalla bellezza di questo posto e di questo momento”.

Cosa vedere durante il tuo viaggio.

Alfama

Quartiere storico situato lungo il pendio tra Castelo de São Jorge e il fiume Tago.

Gli stretti e tortuosi vicoli acciottolati, l’intonaco delle case corroso e gli azulejos stinti rendono il quartiere unico nelle sue caratteristiche, oggi abitato da pescatori e scaricatori di porto.

Amerai perderti nel labirinto di vicoli e viuzze che portano ai miradouros, le terrazze panoramiche che si affacciano sul Tago da dove potrai scattare meravigliose foto degne delle più belle Stories.
In particolare, Miradouro de Santa Luzia è considerato il punto panoramico più suggestivo dal quale si gode di una vista effetto wow sul fiume Tago.

Castello di São Jorge

Durante il tuo viaggio a Lisbona devi assolutamente visitare l’edificio più antico e significativo della città, nonché il punto migliore per godere di uno sguardo unico su tutta Lisbona.

Il castello si trova sul colle più alto della città e grazie alla sua posizione è sempre stato un punto chiave nelle guerre.
Fu sotto il domino arabo sino al 1147 quando re Alfonso Enrico insieme ai crociati sconfissero i Mori. Successivamente divenne sede del Palazzo Reale sino a che i due forti terremoti, del 1531 e del 1755, danneggiarono in maniera irreparabile la struttura che fu gradualmente abbandonata.
Negli anni ’40 iniziarono i primi lavori di recupero e restauro, e oggi  è una delle principali attrattive di Lisbona.

Praça do Comércio

La piazza più grande di Lisbona. Fu fatta costruire nel luogo dove sorgeva il Palazzo Reale Ribeira prima che fosse raso al suolo dal terremoto del 1755. Il Marchese di Pombal volle conferire a questa piazza la giusta sontuosità restituendole prestigio e indicandola come sede di importanti scambi commerciali di prodotti esteri.

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La Baixa

Quartiere centrale della parte bassa di Lisbona, anch’esso terribilmente distrutto dal famoso terremoto del 1755 e oggi considerato il simbolo della speranza e della ricostruzione.
La Rua Augusta è la strada principale della Baixa, solo pedonale, caratterizzata da un imponente pavimento a mosaico.
Se siete in viaggio a Lisbona scegliete di fare una piacevole passeggiata e fare una pausa in alcuni caffè e pasticcerie storiche come Casa Pereira da Conceição. 

Bairro Alto

Un tempo residenza di molto aristocratici, oggi invece rappresenta la Lisbona alternativa. Conosciuto come il quartiere shabby-chic in cui la movida notturna portoghese fa da sfondo.
Può essere raggiunto con l’Elevador Santa Justa o con il famosissimo Tram 28, tipico tram di colore giallo, simbolo di Lisbona.

Qui potrete perdervi tra le viuzze perpendicolari e parallele del quartiere immersi nel canto del melanconico Fado.

Per chi non lo sapesse, il Fado è un canto popolare che s’ispira a quel famoso sentimento della Saudade e racconta la lontanza, la nostalgia, la separazione.

Chi è curioso di partecipare ad uno spettacolo di Fado può prenotare un tavolo per cena a Cafe Luso, una delle più antiche case di Fado a Lisbona.

Il Chiado

Il quartiere più tradizionale e peculiare della città. Situato tra il Bairro Alto e la Baixa.
Il nome pare provenga dal frate e poeta satirico Antonio Ribeiro detto O Chiado che sta per astuto, malizioso.

Un tempo frequentato da molti intellettuali. Non a caso la Rua Garrett è la strada dei libri e dei caffè, in cui è situato uno dei più storici, A Brasileira.

Sapevate che in questo quartiere si trova la libreria più antica del mondo?

Livraria Bertrand la più antica libreria al mondo, si trova nel quartiere del Chiado e ha la bellezza di 281 anni.

Fondata nel 1732 dai fratelli francesi Bertrand e Pedro Faure conserva ancora oggi forte prestigio e fama.
Fu aperta come punto d’incontro per gli intellettuali e artisti di Lisbona.

Viaggio Lisbona

Peccati di gola in viaggio a Lisbona

La cucina racconta parte della storia del luogo perciò prendete nota su cosa mangiare a Lisbona.

Francesinha

Raccontare il sapore è complicato, va provato in prima persona esattamente come abbiamo fatto noi durante il nostro ultimo viaggio a Lisbona.

Ma cos’è la Francesinha?

Un sandwich fatto con fette di pancarré farcito con prosciutto, carne bovina, salsiccia e linguiça (un insaccato tipico portoghese) e fette di formaggio che si fondono durante la gratinatura. Una volta pronto, si serve con sopra uovo fritto e patatine fritte.

Se ami lo street food devi assolutamente vivere questa esperienza gastronomica.

Pasteis de nata

Prima di concludere il tuo viaggio a Lisbona visita l’angolo più dolce della città e assaggia i famosi Pasteis de nata, budini di pasta sfoglia alla crema spolverati da cannella e zucchero a velo.

Sono ottimi quelli preparati nell’ Antiga Confeitaria de Belèm, che si trova nel quartiere omonimo vicino alla Torre di Belèm simbolo della città.

Ora hai tutte le informazioni che ti servono per organizzare il tuo prossimo viaggio su misura. Per info e costi puoi scriverci compilando il modulo contatti.

 

Naxos, un piccolo paradiso tutto da scoprire.

Se pensiamo alla Grecia ed in particolare alle isole Cicladi, ci vengono subito a mente Mykonos, Paros e Santorini.

Sapete che è Naxos ad essere considerata però la porta delle Cicladi?

L’isola di Naxos è la più grande, si trova in posizione centrale nel mar Egeo ed è un vero piccolo paradiso.

Ricca di siti archeologici e spiagge paradisiache. E’ perfetta per chi vuole combinare una vacanza di puro relax con la scoperta delle tradizioni e storia del territorio.

Naxos: tra mito e leggenda.

L’isola è avvolta dalla mitologia greca.

Zeus, re degli dei, nacque a Creta, ma visse a Naxos dove diede alla luce Dioniso, frutto del suo amore con Semeli, figlia del re di Tebe Kadmo.

La nascita di Dioniso fu un evento straordinario, perchè Semeli morì, e il piccolo crebbe nell’interno coscia del padre.

Dioniso, dio del vino e dell’allegria, amò così tanto questo piccolo paradiso da rendere Naxos terra molto fertile e ricca di vigneti.

E’ curioso come Dioniso sia il dio sia del vino che dell’allegria…chissa perchè! Avete qualche idea in merito?

Un altro mito narra che Teseo, una volta scappato dal labirinto e aver ucciso il Minotauro, sostò a Naxos per far riposare Arianna.

Il dio Dioniso però lo impaurì durante il sonno intimandogli di abbandonare Arianna e così fece, lasciandola tra le braccia di Dioniso che la rapì.

 Sapete da dove deriva l’espressione piantare in asso?

Nasce proprio dal mito greco di Teseo e Arianna. Teseo ebbe paura di Dioniso e piantò in nasso Arianna.

Naxos è ricca di tanta storia e i ritmi pacati di questo piccolo paradiso la rendono il luogo ideale per godere delle acque cristalline del Mar Egeo alternandole alla scoperta della sua storia.

Curioso di scoprirla?

Compila il form e costruiremo insieme il tuo viaggio su misura.

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Naxos: Cosa non puoi perdere.

  1. Kastro

Quartiere storico di Chora, capitale dell’isola, con il suo caratteristico castello veneziano di epoca medievale. Una volta in cima la vista è mozzafiato perciò non fatevi intimorire dalla salita perchè la fatica verrà ripagata.

2. Bourgos e la città vecchia

Vicoli stretti e caratteristici colmi di antiche botteghe. Luogo ideale per gli amanti dello shopping.

3. Portara

Luogo perfetto per godere di uno strepitoso e romantico tramonto a Naxos, uno dei più belli che abbiate mai visto.

Portara è l’emblema di questo piccolo paradiso.

Un portale di marmo alto 6mt e largo 3,5 mt, unico monumento che resta di un antico tempio risalente al VI sec. a.C.

Resta aperto il dibattito a quale divinità fosse consacrato. I pareri sono discordanti.

Ciò nonostante è il luogo più fotografato dell’isola perciò non puoi non aggiungerla alla tua galleria su Instagram.

4. Halki 

Durante i nostri viaggi vorremo tutti essere i primi esploratori, vorremo scoprire un territorio ancora intatto.

Halki è il luogo ideale, situato nell’entroterra dell’isola. Perfetto per chi ama passeggiare lungo le vie acciottolate degli antichi villaggi.

Consigliamo di visitare la Distilleria Vallindras per assaggiare il Kitros, liquore locale a base di foglie di cedro. Scopri la sua storia.

Altre attività…

Scalare il Monte Zas se siete appassionati di trekking.

E’ considerato il sentiero più affascinate delle isole Cicladi, un cammino di 3h verso la vetta più alta di questo piccolo paradiso.

Potremo continuare ancora a lungo ma lasciamo il resto alla vostra curiosità.

 

 

 

Pad Thai. Prossima fermata Thailandia.

“I soldi spesi in viaggio sono  i soldi miglior spesi”. E’ questa una frase fatta che abbiamo sentito tutti almeno una volta nella nostra vita.

Siamo infatti tutti d’accordo col dire che viaggiare è una delle più belle esperienze di vita che un uomo e una donna possano fare perché

chi viaggia al rientro è una persona ricca con le tasche solo un po’ più vuote.

Solo chi viaggia può fare certe esperienze e tra quelle possibili conoscere la cultura di un popolo assaporando i piatti tradizionali è una possibilità, perciò prossima fermata Thailandia per gustare il Pad Thai.

Cos’è il Pad Thai?

Il Pad Thai è un piatto tipico della cucina Thailandese.

Noodles di riso saltati al momento con gamberi, carne o tofu, insieme ad arachidi, spezie e gustosi condimenti come succo di tamarindo o salsa di pesce.

Ogni palato va accontentato, infatti la ricetta originale ha subito mutamenti nel corso degli anni.  Non a caso esistono più ricette , tra cui anche la versione Pad Thai vegetariana.

I thailandesi sono molto orgogliosi di questo piatto e lo usano come metro di giudizio per giudicare la qualità di un ristorante, ed è per questo che lo scelgono come primo piatto da assaggiare.

Thailandia Pad Thai

Cenni storici.

Nel 1983 un uomo chiamato Phibunsongkhram, dopo aver svolto un ruolo preminente nella lotta contro la monarchia, salì al potere con l’obiettivo ultimo di costruire una nuova nazione che oggi è la Thailandia.

Phibun era preoccupato perché l’antico Regno del Siam era caratterizzato da diverse identità regionali che era complicato tenere unite.

Era sua volontà costruire un’unica forte identità nazionale. Per far ciò incoraggiava gli abitanti del vecchio Siam ad essere produttivi, garbati e orgogliosi del loro Paese.

Il Pad Thai non esisteva prima di allora. Si mangiava riso con chili o altri ingredienti provenienti dalla vicina Cina.

Durante la II Guerra mondiale però le scorte di riso erano carenti e Phibun vide ciò come un’occasione per portare avanti il suo obiettivo e cioè creare un’unica forte identità nazionale sotto il suo potere.

Diede inizio così ad una propaganda dove si incoraggiavano i thailandesi a consumare Pad Thai per il loro pranzo invece che il riso.

 “Noodles per pranzo” era lo slogan della campagna.

Non tutti concordano sull’origine storica di questo piatto ma ciò che è certo è che venne utilizzato per proteggere le scorte di riso.

Fu così che Il Pad Thai prese piede e divenne piatto tradizionale della cucina Thailandese.

Dove gustare il Pad Thai

Qualsiasi ristorante in Thailandia proporrà tra i suoi piatti il Pad Thai e perciò assaggiarlo non sarà cosa ardua ma se volete essere sicuri che sia ottimo e vi trovate a Bangkok potete scegliere di gustare quello preparato nel ristorante Thipsamai.

E’ così buono che tutti lo vogliono e capita che ci sia un po’ di coda per ordinarlo, però il gusto ripaga l’attesa.

Se poi siete appassionati di cucina e vorreste provare a prepararlo con le vostre mani date un’occhiata alla ricetta tradizionale e buon appetito.

 

 

 

 

 

 

 

Viaggiare alle Canarie. Quando, dove e perchè.

Viaggiare alle CanarieViaggiare alle Canarie è possibile. Il governo spagnolo, come indicato su Viaggiare Sicuri, consente ai cittadini stranieri di fare accesso per motivi di turismo a patto che all’ingresso venga presentato un tampone con esito negativo.

In più, come anche specificato nell’articolo pubblicato da L’agenzia Viaggi Magazine , il Ministero dell’interno consente gli spostamenti verso gli aeroporti anche a coloro che risiedono nelle aree italiane soggette a restrizioni.

Quindi chi vuole viaggiare alle Canarie e vive in zona rossa, arancione o gialla può partire.

Dove dormire.

Le isole Canarie offrono una variegata scelta di strutture ricettive adatte a tutte le tasche.

E’ possibile dormire in hotel lussuosi e raffinati sulla spiaggia, in villaggi turistici con servizio di animazione adatti alle famiglie o in appartamenti dotati di tutti i comfort.

L’unico dovere dei viaggiatori è presentare un tampone negativo all’arrivo e un’altro una volta rientrati in Italia eseguito nelle 48h precedenti la partenza.

Chi possiede il tampone negativo non deve neppure seguire la quarantena una volta in Italia.

Ora vi starete chiedendo: e dove faccio il tampone alle Canarie?

La soluzione l’ha trovata il brand Alpitour con la sua campagna promozionale “YES WE CAN” e i pacchetti  con voli Covid-tested.

Se decidi di viaggiare alle Canarie in una delle strutture presenti nell’offerta valida dal 03 Aprile al 29 Maggio riceverai un contributo di € 50 per eseguire il tampone prima di partire ed eseguirai gratuitamente il tampone in struttura, prima di far rientro in Italia.

Le strutture facenti parte della campagna sono l’Alpiclub Jacaranda e il Seaclub H10 Costa Adeje per l’isola di Tenerife, l’ Occidental Jandia Playa e il Seaclub Barcello Castillo per Fuerteventura.

Anche Il brand Veratour ha creato dei pacchetti covid-free nelle strutture Veraresort Gala a Tenerife e Veraclub Tindaya a Fuerteventura e anche loro si fanno carico delle spese del tampone prima del rientro in Italia.

Perciò ora puoi davvero viaggiare alle Canarie senza pensieri.

Perchè viaggiare alle Canarie? Attività da non perdere.

Le isole Canarie sono isole meravigliose e la natura è la padrona indiscussa.

Perciò chi sceglie le Canarie può star certo che troverà mare cristallino e spiagge bellissime.

Oltre al relax balneare , però, cos’altro si può fare?

Se vai a Tenerife non puoi non visitare il Parco naturale del Teide, 3° vulcano attivo più alto del pianeta dopo quelli delle Hawaii.

Se l’altezza non è un problema non perderti l’escursione in funivia.

Il vulcano , i crateri e i fiumi di lava regalano uno spettacolo di colori unici al mondo.

Non lontano dal Parco del Teide consigliamo di visitare il paesaggio lunare del Parco Naturale Corona Forestal, perfetto per gli amanti del trekking.

Chi sceglie Fuerteventura, invece, la sceglie per le sue spiagge che sono tra le più belle di tutte le Canarie caratterizzate da lunghe distese di sabbia fine.

Il vento è una costante presenza nell’isola e non a caso è una meta perfetta per gli amanti del Surf .

Da non perdere il Parco di Corralejo dove le dune di sabbia incontrano le acque turchesi del mare creando veri e propri angoli di paradiso, perfetti per rigenerarsi.

Vale la pena intraprendere una gita in barca per raggiungere l’isola di Lobos, un tempo rifugio della foca monaca, oggi un’isola solitaria abitata da pochi pescatori.

Quando andare. Informazioni utili sul clima.

Le isole Canarie sono caratterizzate da un clima mite, le temperature non sono mai ne troppo fredde ne troppo calde.

Proprio per questo ci si può andare tutto l’anno.

Le temperature raramente scendono sotto i 20° nel periodo invernale.

Ciò nonostante chi vuole rilassarsi in spiaggia e dedicarsi a sport acquatici è preferibile scelga di viaggiare alle Canarie da Aprile a Novembre, quando le temperature sono più calde e non piove.

 

In conclusione, le isole Canarie sono la destinazione perfetta per ricominciare a viaggiare in totale sicurezza perciò ora che sai quando andare e cosa fare non ti resta che organizzare con noi le tue prossime vacanze.

 

 

 

 

Voli Covid-tested. Tutto ciò che devi sapere.

voli covid-free

Spesso abbiamo sentito parlare di voli Covid-tested, ma sappiamo davvero cosa sono e perchè sono importanti? Continua a leggere per saperne di più.

Cosa sono i voli covid-tested?

I voli covid-tested o cosidetti covid-free sono voli aerei con passeggeri solo negativi.

Fin dall’inizio della pandemia le compagnie aeree hanno adottato tutte le norme necessarie per garantire le distanze di sicurezza ed evitare possibili contagi a bordo, come ad esempio lasciar libero il posto a sedere centrale o l’introduzione dell’obbligo della mascherina per imbarcarsi.

Queste norme si sono poi evolute fino ad arrivare ai voli covid-free. Su questi voli vengono ammessi a bordo solo i passeggeri in grado di certificare la loro negatività al Covid-19.

I passeggeri all’imbarco devono infatti presentare l’esito negativo di un tampone antigenico rapido eseguito in aeroporto poco prima della partenza o il certificato negativo di un tampone molecolare eseguito massimo 72h prima della partenza.

Perchè sono importanti?

I voli Covid-tested garantiscono un’esperienza di volo più sicura e confortevole sia per i passeggeri che per il personale di bordo.

Chi viaggia all’interno di questi voli si sente più sicuro e tutelato e questo può portare ad una ripresa dei viaggi in totale sicurezza.

Le persone desiderano ripartire ma ancora hanno paura. Voli come questi aiutano a superare la paura.

Inoltre, evitano disagi perchè chi viaggia ed è negativo non ha l’obbligo di osservare la quarantena dopo il suo rientro.

La quarantena è vista negativamente da tutti non solo per il fatto che si è costretti a stare a casa ma anche perchè chi viaggia, una volta rientrato, deve riprendere a lavorare e non può permettersi di non farlo.

Essere libero da questo obbligo con la certezza della propria negatività è perciò fondamentale e le persone sono più propense a viaggiare.

Dove si va con questi voli?

I primi voli Covid-tested hanno coperto tratte italiane brevi come Roma-Milano.

Successivamente sono state volate tratte transoceaniche ed è stato esteso il test a voli tra l’Italia e gli Stati Uniti. L’8 dicembre è stato operato il primo volo Covid-tested Alitalia tra New York e Roma.

Gli ottimi risultati di questi primi voli sperimentali fanno pensare che verranno implementati ed estesi ad altre tratte aeree strategiche per il nostro paese come Los Angeles, Washington DC, Boston, Miami e Dallas, ma anche Tokyo, San Paolo, Buenos Aires, Emirati Arabi Uniti, Canada, Cina, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan.

Se così fosse presto saremo pronti per ritornare a viaggiare in sicurezza. Se non vedi l’ora dai un’occhiata al nostro articolo sulla ripartenza.

In più, dal 3 Aprile sarà possibile raggiungere le isole Canarie per scopi turistici e questo grazie ai voli covid-tested operati dalla compagnia Neos Air.

Come prenotarli?

I voli covid-tested  operati dall’Alitalia sono prenotabili atraverso qualsiasi agenzia di viaggio che ti fornirà tutte le informazioni utili per la partenza.

Le isole di Fuerteventura e Tenerife sono raggiungibili in totale sicurezza attraverso i voli Covid-tested se si prenota un pacchetto viaggio con Alpitour o Veratour, 2 colossi del turismo organizzato.

Entrambi gli operatori in collaborazione con la Neos Air hanno creato pacchetti viaggio fruibili solo da chi a 72h prima della partenza possiede un Covid-19 Test negativo. Ciò consente ai viaggiatori l’ingresso in Spagna senza l’obbligo di quarantena come specificato su Viaggiare Sicuri.

Lo stesso obbligo viene meno al rientro in Italia in quanto gli operatori eseguiranno, a loro spese, i tamponi a tutti i viaggiatori prima del rientro. Inoltre, opportune assicurazioni stipulate al momento dell’acquisto del pacchetto copriranno le spese e i disagi subiti qualora i viaggiatori dovessero risultare positivi.

Le Canarie sono isole meravigliose perciò se ancora non sei stato e hai voglia di partire puoi pensare di farlo con uno di questi pacchetti Covid-tested. Contattaci e ti daremo tutte le informazioni necessarie per prenotare la tua vacanza in totale sicurezza.

Basta aver paura. E’ora di ripartire con serenità e puoi farlo ora con un volo covid-tested.

 

Quando si potrà ripartire? I primi viaggi della ripartenza.

Chi ama viaggiare è ormai da mesi che si pone la stessa domanda: quando si potrà ripartire? La risposta è solo una : MOLTO PRESTO.

I cosidetti “Travel Addicted”, per dirla con un inglesismo, sono impazienti e non vedono l’ora di recuperare la libertà perduta.

Si sa che chi ha fatto del viaggiare una filosofia di vita non può star a lungo fermo perchè l’immobilità crea sofferenza fisica e psicologica.

L’unica terapia a tutto ciò è solo una:

viaggiare e ancora viaggiare.

E’ una vera e propria droga con conseguente dipendenza. Chi inizia a viaggiare si appassiona al mondo e una volta cominciato non può più farne a meno.

La nota positiva di tutto ciò è che non esistono effetti collaterali negativi ma solo ed esclusivamente positivi.

Viaggiare rilassa la mente, allontana lo stress, le ansie, le paure. Diventiamo più tolleranti e rispettosi delle differenze. Ci rende persone migliori.

Insomma, siamo più felici e una volta che abbiamo fatto nostro questo stato di benessere non possiamo rinunciarci.

E’ passato un anno dal primo lockdown e i viaggiatori sono in astinenza di felicità.

Quando si potrà ripartire?

Tutto dipende dai vaccini e dai protocolli di sicurezza sanitaria che i paesi applicheranno per garantire la sicurezza dei propri cittadini e degli ospiti stranieri.

La somministrazione del vaccino Covid-19 è ormai iniziata in tutto il mondo ma solo i paesi con il numero maggiore di persone immunizzate potranno presto ritornare alla normalità e riprendere a viaggiare. Così facendo ripartirà non solo l’industria dei viaggi ma tutta l’economia del paese.

I viaggiatori vorranno maggiori garanzie e viaggeranno verso i paesi in grado di garantire maggiore sicurezza.

Cosa influenzerà la scelta dei viaggiatori?

La paura e l’incertezza hanno caratterizzato il 2020.

I viaggiatori non fanno altro che chiedersi quando potranno ripartire e sono pronti a farlo subito a patto che non rischino la propria salute.

Chi viaggia continuerà a farlo ma sceglierà le destinazioni in base al livello di sicurezza che queste saranno in grado di garantire.

Ecco perchè i vaccini sono importanti. Sono l’unica via d’uscita che abbiamo.

I paesi che riescono a vaccinare un numero maggiore di persone potranno garantire una maggiore sicurezza perchè gran parte della polazione sarà già immune e ciò influenzerà i viaggiatori.

Non a caso è in corso una vera e propria corsa al vaccino e paesi come Stati Uniti, Israele e Regno Unito sono in testa.

L’italia è indietro a causa dei ritardi nella consegna delle dosi richieste, ma pare che il nuovo governo Draghi, si stia già muovendo per recuperare.

In più, Draghi, nel suo primo decreto, lascia aperti alcuni spiragli  che fanno pensare ad una prossima ripartenza dell’industria dei viaggi.

Il nuovo dpcm infatti promuove i voli Covid tested e li indica come un’ opportunità da seguire per la ripartenza del turismo in sicurezza.

Tutto ciò fa intuire che molto presto potremo riprendere a viaggiare in tutta serenità.

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Dove andare non appena si potrà viaggiare.

Sardegna

La Sardegna è la prima regione d’Italia ad essere diventata bianca.

I sardi si stanno impegnando per mantenere lo status quo e non a caso il governatore Solinas, in linea con quanto già discusso l’estate scorsa sul passaporto sanitario, ha deciso di

creare un sistema di controllo degli accessi nei porti e aeroporti.

In sostanza, chi arriva in Sardegna deve possedere un test Covid-19 negativo eseguito nelle 48h precedenti l’imbarco oppure deve eseguirlo gratuitamente al momento dello sbarco.

Bisogna evitare d’importare il virus dall’esterno, come già accaduto la scorsa estate, perchè l’isola rimanga terra sicura per i cittadini e per chi decide di visitarla.

L’obiettivo dell’isola è diventare Covid-free e benchè molti non condividano il programma di controlli che si sta mettendo in atto, questa è l’unica arma in grado di limitare i danni causati dalla pandemia.

Questo sistema di controllo dovrebbe essere seguito in maniera rigida, e speriamo che ciò avvenga, perchè la Sardegna sia sicura per tutti.

I controlli possono pesare ad alcune persone ma maggior controllo vuol dire maggior sicurezza per chi vive e per chi sceglie l’isola per le proprie vacanze.

Ogni regione dovrebbe applicare le stesse rigide regole per mostrarci agli occhi europei ed extraeuropei come non solo la bella ma anche la sicura Italia.

Gran Bretagna

Sono più di 20 milioni le dosi di vaccino già somministrate in Gran Bretagna, come indicato sul sito d’informazione pubblica https://www.gov.uk/.

La Gran Bretagna a differenza di altri stati del continente europeo procede a ritmo sostenuto nella somministrazione del vaccino e questo non può che favorire una più rapida ripresa del turismo.

Boris Johnson si è dichiarato soddisfatto della campagna vaccinale e, grazie a questa, ha annunciato che presto potranno essere allentate le misure di contenimento e a fasi la Gran Bretagna sarà in grado di uscire dal lockdown, consentendo ai cittadini il ritorno alla normalità.

Isole Canarie

Dal 27 Marzo in poi chi vorrà potrà visitarle.

Il Gruppo Alpitour in accordo con la compagnia Neos Air ha creato dei pacchetti Covid Tested per le Canarie. Sarà possibile visitare di nuovo Furteventura e Tenerife senza l’obbligo di quarantena al rientro in Italia.

E’ un primo passo importante verso il ritorno alla normalità e chi deciderà di partire lo potrà fare in tutta sicurezza.

Se perciò hai voglia di libertà, di sentire ancora la salsedine sulla tua pelle, di passeggiare a piedi nudi sulla spiaggia senza pensieri o di recuperare la tintarella perduta, contattaci per maggiori informazioni.

Grand Canyon-landscape-usa

Estero

Le frontiere extra-europee sono ancora chiuse al turismo ma, grazie ai vaccini, siamo certi che presto apriranno e ricominceremo a viaggiare in tutto il mondo.

Gli Stati Uniti, secondo quanto viene affermato su Our World Data, sono il paese con il numero maggiore di persone vaccinate al mondo, ben 80 milioni.

Nell’ultima settimana in media sono state somministrate ben 2 milioni di dosi. A questi ritmi in 6 mesi il 75% degli americani sarà vaccinato e il turismo potrà ripartire in sicurezza.

La Cina invece, ha somministrato circa 40 milioni di dosi, ma ancora è lontana dall’ immunizzare gran parte della popolazione.

L’isola di Aruba, insieme agli Stati Uniti, sarà probabilmente tra i primi paesi ad aprire le frontiere al turismo. Questo settore occupa un ruolo fondamentale per la ripresa economica del paese.

Infatti, il governo di Aruba desidera terminare la campagna vaccinale entro l’estate per far ripartire il turismo e di conseguenza uscire dalla crisi economica.

Hanno anche predisposto un programma dettagliato per la ripartenza, chiamato Aruba Health & Happiness Code.

L’obiettivo del programma è creare un ambiente sicuro per i cittadini e per i turisti attraverso un  sistema di norme e linee guida per le attività, volte a garantire precisi standard di igiene e sicurezza.

Se dovessimo invece considerare il numero di persone vaccinate in base alla densità abitativa, Israele è il paese al momento con il maggior numero di persone immunizzate, in quanto ha somministrato il vaccino a quasi la metà della popolazione.

Per questo motivo non tarderà a concludere la campagna vaccinale con conseguente ripresa del turismo.

Sarà forse Israele la prima destinazione ad aprire le sue porte al turismo? E’ molto probabile. Perciò preparati ad un soggiorno rilassante sulle rive del mar morto che presto si riparte.

A farci sperare in una prossima ripartenza dei viaggi è anche quanto scritto nel DPCM del 2 Marzo 2021 con il quale Draghi da il via libera alla sperimentazione di nuovi voli Covid Tested su altre destinazioni.

Secondo alcune voci di corridoio i pacchetti proposti alle Canarie sono l’esempio concreto che, con le dovute precauzioni, il turismo può ripartire.

Lo stesso modello potrà essere riproposto su destinazioni estere come Zanzibar, Madagascar, Stati Uniti, Messico, Egitto e molte altre ancora.

Ragion per cui alla domanda iniziale quando si potrà ripartire, non ci resta che rispondere molto presto.